La Procura di Ivrea ha iscritto nel registro degli indagati Oscar Del Dò, 36 anni. Il pilota si trovava ai comandi dell'aereo Aermacchi MB-339 "Pony 4" (marche MM54539/4) della Pattuglia acrobatica nazionale (Pan) "Frecce Tricolori" dell'Aeronautica militare italiana (AMI), precipitato il 16 settembre 2023, nei pressi dell'aeroporto "Sandro Pertini" di Torino-Caselle. Nell'incidente ha perso la vita Laura Origliasso di 5 anni.

La notifica dell'avviso di garanzia al militare è stata disposta dal procuratore capo Gabriella Viglione e dal procuratore aggiunto Valentina Bossi. L'accusa nei suoi confronti riguarda i reati di disastro ed omicidio colposi. "Un atto dovuto", spiegano i magistrati, che trova giustificazione nella necessità di eseguire alcuni accertamenti tecnici. Oltre a Del Dò, verranno ascoltati tutti i piloti della Pattuglia acrobatica nazionale che stava iniziando la sua esibizione sopra i cieli di San Francesco al Campo. 

Secondo una prima ricostruzione dell'incidente, che tiene conto anche di alcune testimonianze, dopo che l'aereo "Pony 4" è divenuto ingovernabile, forse a causa di un guasto al motore originato da un bird-strike, ossia l’impatto con uno o più volatili, il pilota Oscar Del Dò, prima di eiettarsi dall'abitacolo, avrebbe direzionato lo schianto del velivolo per evitare le case situate nei pressi del sedime aeroportuale. 

Prima di perdere quota, il pilota avrebbe avvisato "di avere un problema al motore" e di dover uscire dalla formazione. Adesso gli investigatori di Ivrea stanno vagliando le misure di sicurezza adottate dall'Aeronautica militare italiana (AMI) e quelle della Società azionaria gestione aeroporto Torino (Sagat), che controlla lo scalo "Sandro Pertini" di Caselle. Acquisiti a tal fine documenti nella sede di Rivolto (Udine) delle "Frecce Tricolori" e negli uffici del gestore dello scalo torinese. 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.