C'è rabbia per il decesso dell'operaio Alfredo Morgese, 52 anni, che la notte del 14 settembre stava lavorando all'asfaltatura della pista di decollo ed atterraggio dell'aeroporto "Guglielmo Marconi" di Bologna-Panigale. Ieri si sono svolti uno sciopero proclamato dal sindacato Spi-Cgil ed una manifestazione con corteo che si è tenuta dalle 10:00 alle 12:00. 

"Questa scia di sangue ingiustificabile ed insostenibile. La vita delle persone viene prima del profitto. Nessun lavoratore deve essere lasciato solo". Per questo "servono anche misure forti per colpire chi non rispetta le regole perché quando non si rispettano le norme di sicurezza in quei casi non sono incidenti, ma sono omicidi e vanno trattati come tali", ha affermato il segretario regionale del sindacato Uil, Marcello Borghetti. 

Gli ha fatto eco il segretario di Cisl Bologna, Enrico Bassani: l'operaio "Morgese era dipendente di una ditta in appalto, un esempio di quanto siano influenti nella nostra economia ed anche quanto vadano controllati". E Michele Bulgarelli, segretario Cgil di Bologna, ha aggiunto: "Il problema è che il nuovo Codice appalti renderà più facile, con i subappalti a cascata, la difficoltà dei controlli, e renderà anche più facile l'infiltrazione criminale nella filiera degli appalti pubblici".

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.