Interrogazione su impatto sonoro e disturbo voli notturni aeroporto Firenze
Su tali criticità e come approfondirle ed intervenire
Presentata dall'onorevole Andrea Quartini (M5S)
"Al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.
Per sapere, premesso che:
l'impatto sonoro ed il disturbo causato dai voli notturni sull'aeroporto di Peretola è insopportabile da tempo per gli abitanti delle zone di Brozzi, Peretola e Campi; alla luce della volontà di creare un nuovo scalo tali problemi non solo non sarebbero risolti, ma si inasprirebbero, estendendosi anche su altre aree della città portando nocumento all'attiguo Polo scientifico Unifi ed alla Scuola marescialli CC di Novoli;
il fatto è che, come accertato 'dai verbali della commissione aeroportuale' (composta da ministero dell'Ambiente e sicurezza energetica, Regione Toscana, Arpat, Enac, Enav, comuni di Firenze e Sesto Fiorentino) e come 'gli stessi dati del soggetto gestore confermano', i voli notturni sono moltissimi. E sono costituiti da quelli programmati ma, soprattutto, dal sempre maggiore numero degli atterraggi in ritardo, andando a popolare il cielo sopra Peretola dopo le 23, per un aeroporto con limitazione operativa dalle 23 alle 6 (ad eccezione teorica di soli due voli consentiti dopo le 24 ed entro le 24 e di un ulteriore volo su autorizzazione del direttore aeroportuale Enac);
il gestore, rilasciando, su richiesta, i dati, ha permesso di rendersi conto, nero su bianco, di un 'notevole incremento dei voli sia in fascia 1 (23 - 24) che in fascia 2 (24 - 1, la maggior parte) che in fascia 3 (oltre le 1), soprattutto ritardi connessi all'aumento dei voli in Europa';
non basta leggere che il rispetto puntuale delle prescrizioni vigenti è stato chiesto dall'assessorato competente a Toscana Aeroporti attraverso un incontro con tale società e ministero dei Trasporti, ministero dell'Ambiente e sicurezza energetica, Regione Toscana, Arpat, Enac, Enav. Non è sufficiente perché il numero dei voli notturni è indicatore preciso di quello che il traffico aereo sta diventando e di quello che l'aeroporto, una volta modificato, diverrebbe in termini di 'hub' (e che, in parte, lo è già);
come puntualmente indicato dall'associazione Vas (Valutazione ambientale strategica), basandosi su documentazione ufficiale, l'aeroporto si sarebbe già sviluppato e sarebbe giunto alle attuali dimensioni e rumorosità nonostante un 'Piano di abbattimento e risanamento acustico' ancora 'in via di approvazione' (dopo 20 anni). Non solo; la stessa zonizzazione acustica si basa su una realtà urbana risalente al 2005 e la 'fleet mix' su cui parametrare il tutto è oramai ampiamente cambiata, per numero, massa, tipologia e rumorosità dei velivoli, rispetto a quella standard di riferimento;
alla luce di tutto questo, non solo è chiaramente impensabile un percorso un nuovo aeroporto senza una rivalutazione della sua opportunità e conformità, ma occorre anche rivedere come quello attuale stia operando in relazione ai livelli di rumore ed al numero e tipo di voli ammissibili–:
se sia al corrente delle criticità di cui sopra e, per quanto di competenza, come intenda approfondirle ed intervenire". (5-01258)
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency