I Comuni italiani nel 2022 avrebbero dovuto ricevere circa 20,5 milioni di Euro tramite il pagamento completo dell'addizionale comunale sui diritti d'imbarco dei passeggeri (oggi 7 centesimi di Euro, invece che 21). Invece, ne hanno effettivamente incassato 6,5 a causa del compenso parziale. Lo rende noto il consiglio nazionale dell'Associazione nazionale comuni aeroportuali italiani (Ancai), riunitosi nella sede comunale di Fiumicino, e presieduto da Alessandro Colletta, sindaco di Orio al Serio, e dal segretario generale, Paolo Caporaletti.

"Il Comune di Fiumicino per un anno come il 2022 sarebbe passato da un incasso di circa 950.000 Euro ad uno di circa 3 milioni di Euro. Per completare l'iter e sostenere al meglio le potenzialità del territorio apriremo in parallelo un tavolo di valutazione ad hoc vista la specificità e l'unicità dell'aeroporto 'Leonardo Da Vinci' ed il suo potenziale sviluppo", ha spiegato il sindaco della città laziale, Mario Baccini.

Pertanto, il Comune di Fiumicino ha richiesto il versamento di circa 29 milioni di Euro per il mancato versamento completo dell'addizionale nel periodo 2007-2015. Una cifra che supera i 40 milioni se si considerano gli anni successivi. Nel merito, Ancai ha avviato una causa giudiziaria "contro il ministero dell'Interno e quello dell'Economia, promossa da 18 comuni aeroportuali, con valutazioni su un ricorso al Consiglio di Stato".