Resta alta la tensione fra il comune di Napoli e la Società di gestione servizi aeroporti campani (Gesac), che controlla lo scalo "Ugo Niutta" di Napoli-Capodichino. Ad innescarla una lettera del sindaco, Gaetano Manfredi, indirizzata al management dell'aeroporto, in cui parla di inquinamento acustico come di "un pericolo ed una minaccia per la salute e la tranquillità" della popolazione. Gesac si è difesa parlando di "un allarme del tutto ingiustificato". 

La società di gestione aeroportuale apre almeno quattro capitoli per sostenere le sue tesi: le decisioni della commissione sulla zonizzazione acustica (ministero dell'Ambiente, Regione Campania, Città metropolitana, comune di Napoli, Afragola, Casoria, Enav e compagnie aeree); il monitoraggio del rumore da parte dell'Agenzia regionale protezione ambientale della Campania; le certificazioni ambientali; lo sviluppo dello scalo di Salerno per compensare i flussi di traffico.

Il consigliere comunale Gennaro Acampora (Pd), che aveva ispirato la missiva del primo cittadino, rilancia: "Non accusiamo nessuno. Vogliamo solo trovare una giusta sintesi fra le esigenze del turismo, quelle degli operatori aeroportuali ed il diritto alla quiete dei cittadini". Gli fa eco il consigliere regionale Bruna Fiola: "Come cittadina della zona collinare mi unisco ai tanti che ne segnalano voli a tutte le ore, ed invito i dirigenti di Gesac a prendere un caffè a casa mia per fargli capire la situazione del mio come di molti altri quartieri dalle sei di mattina fino a tarda sera".