La Commissione europea aveva riconosciuto la discontinuità fra l'ex-compagnia di bandiera Alitalia ed il nuovo vettore aereo ITA Airways. Ma il giudice del Tribunale del lavoro di Roma, Claudio Cottatellucci, ha chiarito che era "l'accertamento dell'illegittimità degli aiuti di Stato" e non "l'eventuale sussistenza del trasferimento del ramo di azienda" ad essere "oggetto della valutazione" di Bruxelles. Dichiarata quindi "inaccoglibile" la difesa di ITA contro il reintegro di 77 lavoratori ex-Alitalia. Ciò rischia di creare problemi all'accordo Lufthansa-ITA Airways. 

"Quanto accertato in questo giudizio non fa residuare dubbi sul fatto che l'attività imprenditoriale della cedente Alitalia sia proseguita senza soluzione di continuità sino alla conclusione del contratto con l'odierna resistente e che anzitutto sia stato predisposto perché l'attività sino a quel momento condotta dalla cedente potesse essere continuata, appunto senza soluzione di continuità, dalla cessionaria; altrettanto indubbio che la momento della conclusione del contratto di cessione nessun accordo era stato concluso tra le parti sociali", si legge nella motivazione della sentenza 6205/2023 del 14 giugno scorso. 

"Solo formalmente il personale non è stato compreso nella cessione" e "peraltro neppure si può dire che ne sia stato formalmente escluso se l'acquirente con la conclusione del contratto di cessione ha assunto un obbligo che indica il termine ed il limite massimo delle future assunzioni". Inoltre "l'eventualità che potesse agire a fini assunzionali sul mercato libero è rimasta un'ipotesi meramente residuale"

Tra gli esperti del settore c'è la preoccupazione che il pronunciamento del Tribunale del lavoro di Roma possa portare a dover assumere altre 1000 lavoratori ex-Alitalia, rimasti fuori dalla nuova compagnia, spingendo il Gruppo tedesco Lufthansa a ritirarsi dall'accordo siglato di recente con il ministero dell'Economia e delle finanze (Mef) per l'acquisizione del 41% di ITA Airways a fronte di un investimento di 325 milioni di Euro.