La International Air Transport Association (Iata) ha chiesto l'annullamento del divieto di voli notturni presso l'aeroporto di Bruxelles-Zaventem. Si tratta di una proposta che era stata avanzata dal governo del Belgio, che aveva comunicato la volontà di bloccare i collegamenti aerei tra le ore 23:00 e le 6:00. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di ridurre l'inquinamento acustico ed ambientale per i residenti vicino all'aeroporto. 

"Tutti hanno diritto al riposo ed a notti tranquille. È questa la qualità della vita che sono determinato a difendere, garantendo al contempo un funzionamento economicamente sostenibile dell'aeroporto, come le scelte fatte da altri aeroporti europei preoccupati per la sostenibilità ed una migliore convivenza con le popolazioni locali", aveva spiegato il ministro alla mobilità, Georges Gilkinet. 

Del tutto contrario il vicepresidente Iata Europa, Rafael Schvartzman, secondo cui: "L'approccio equilibrato aiuta specificamente a mitigare il rumore proteggendo i vantaggi della connettività aerea per l'economia e la comunità sia vicino all'aeroporto che in tutto il Belgio nel suo insieme, non da ultimo in termini di migliaia di posti di lavoro. È fondamentale che il governo scarti questa proposta e si impegni invece in una consultazione significativa con le parti interessate". 

Varie organizzazioni del settore hanno affermato che le restrizioni non sono necessarie e che rischiano di danneggiare l'economia belga, limitando le attività di settori-chiave come le esportazioni farmaceutiche, che dipendono dalla puntualità delle spedizioni aeree. Nel dettaglio Iata, pur evidenziando gli obblighi esistenti per la tutela dall'inquinamento acustico, ha affermato che le restrizioni sui voli dovrebbero entrare in gioco solo come ultima risorsa, dopo una consultazione ed un'analisi costi-benefici.