Trasporto aereo: Sardegna contro Bruxelles
Moro: "Criticità estive causate da pochi voli e frequenze dovuti a restrizioni su traffico residenti"
L'economia della Sardegna, meta tra le più ambite al mondo nei mesi estivi, ha da sempre sofferto a causa della sua insularità geografica. Il settore del trasporto aereo è divenuto perciò subito centrale, poiché necessario strumento per colmare questo gap territoriale, ma oggi alcuni problemi affliggono i movimenti nei cieli: lo scarso numero di voli e frequenze e le restrizioni europee al traffico dei residenti, che valorizzerebbero il turismo dell'interno della Sardegna.
"Le criticità derivano da una restrizione del traffico residenti che ci è stata imposta dalla Commissione europea. All'ultima riunione del ministero dei Trasporti abbiamo chiesto di fare fronte comune insieme ad Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile) per tornare alla Commissione europea e chiedere che vengano riservati alla Sardegna, nel prossimo bando, criteri che consentano di aumentare il numero delle frequenze, visto il numero crescente di traffico residenti", ha affermato l'assessore regionale ai Trasporti, Antonio Moro, a margine delle celebrazioni a Cagliari dei 25 anni di Ryanair in Italia.
Gli ha fatto eco l'assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa, secondo cui occorre diluire i flussi nel resto dell'anno: "La nuova idea di turismo è già in campo, non c'è mai stata un'offerta turistica più ampia di quella che abbiamo messo in piedi da quattro anni a questa parte, ho promosso tante iniziative come il turismo sportivo, i cammini religiosi e le feste identitarie che si svolgono fuori dai mesi di luglio ed agosto, perché su quelli stiamo tranquilli".
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