Aeroporti puntano sui veicoli autonomi
Dalle navette-passeggeri, al trasporto di bagagli, fino alle sedie a rotelle
Gli aeroporti di tutto il mondo si aprono sempre più alle nuove tecnologie e traggono grandi vantaggi dalla loro implementazione in vari ambiti, migliorando notevolmente l'esperienza di viaggio dei passeggeri. Uno di questi sistemi è l'utilizzo di veicoli autonomi (AV, Autonomous Vehicles) come navette o mezzi per il trasporto di bagagli, che aiutano a limitare le lunghe code ai controlli di sicurezza e lo smarrimento dei bagagli.
In tal senso, anche se questi veicoli senza pilota lavorano nell'ombra, in background, quasi nascosti allo sguardo dei passeggeri, stanno contribuendo a migliorare la gestione del programma dei voli, limitando ritardi e cancellazioni. L'automazione del servizio di trasporto bagagli e della gestione della sicurezza è un servizio essenziale per rendere gli aeroporti più sicuri ed efficienti. Ma non è il solo.
Per veicoli-droni si intende anche gli autobus che semplificano l'accesso ai terminal dai parcheggi. Oppure le navette che collegano la città con lo scalo ed alcuni di questi servizi sono talmente evoluti che funzionando come un Uber, con prenotazioni ed aggiornamenti in tempo reale. Ci sono poi le sedie a rotelle automatizzate (senza assistenti ma controllate tramite smartphone) in fase di test in alcune aerostazioni, che potrebbero essere adottate nel prossimo futuro.
I veicoli autonomi hanno però anche potenziali svantaggi: gli scenari di impiego sono ancora abbastanza limitati; ci vorranno almeno altri tre o cinque anni affinché la tecnologia maturi; non possiedono ancora una totale affidabilità; non esiste una regolamentazione ben definita dedicata al loro utilizzo negli aeroporti. Su questo versante la Federal Aviation Administration (Faa) americana sta ancora valutando e testando tali tecnologie.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency