Servizi aerei emergenza: chi c'è dietro Avincis?
La Norvegia avvia valutazione legale per scoprire chi sono i fondi esteri
La società Avincis opera oggi in Italia i servizi di emergenza elicotteristica (eliambulanza, antincendio, ricerca e soccorso) gestiti in precedenza da Babcock Mission Critical Services Italia. Un passaggio avvenuto anche in Spagna, Portogallo, Norvegia, Svezia e Finlandia. Considerato che questa cessione da parte del Gruppo britannico Babcock International fa parte di un programma di riduzione del proprio debito e che Avincis opera con aeromobili di proprietà statale, la Norvegia ha chiesto ad un team di avvocati di valutare questa transizione. In Italia nemmeno se ne parla.
La domanda che si sono posti ad Oslo è semplice: chi c'è dietro Avincis? Quest’ultima è una società controllata dal Gruppo Ancala Partners, un gestore di fondi finanziari con base in Lussemburgo e nel Regno Unito. Tuttavia, il vero proprietario di Avincis è sconosciuto. I media scandinavi ci hanno provato a capirlo, ma Ancala Partners non ha mai precisato quale fondo sia il vero gestore dei servizi elicotteristici di emergenza.
Anche l’Italia dovrebbe pretendere maggiore chiarezza, considerato che nel Belpaese la società Avincis gestisce aeromobili di proprietà statale, come gli aerei Canadair dei Vigili del Fuoco e gli elicotteri del soccorso medico del 118. È un diritto dei contribuenti che pagano questo servizio pubblico. Pubblico sì, ma gestito da fondi privati che controllano Avincis.
Dove finiscono i nostri soldi?
Noi sappiamo solo che Ancala Partners a marzo 2023 ha acquistato per 136,2 milioni di Euro i servizi di emergenza aerea ed elicotteristica da Babcock International, fino ad allora parte della sua controllata Babcock Mission Critical Services, che già operava mediante Avincis.
Sembra una matrioska. E Oslo vuole fare chiarezza in questa operazione e capire chi è il vero proprietario di Avincis. Così il ministro della salute norvegese, Ingvild Kjerkol, si è affidato allo studio legale Bahr per valutare l'operazione finanziaria e stabilire se è a rischio lo standard di efficienza del servizio elicotteristico pubblico. Gli interrogativi di Oslo sono questi, e non sono poca cosa: la transizione finanziaria garantisce il miglior servizio di eliambulanza possibile in tutto il Paese? Chi sono i nuovi dirigenti? Gli attuali proprietari hanno legami con la Russia? Le condizioni di lavoro in azienda sono etiche?
Apriamo allora la matrioska per ricostruire i principali passaggi societari. Il fondo Investindustrial acquisisce le società elicotteristiche Inaer Helicopter Italia, successivamente Australian helicopter e Norsk Helikopterservice. Successivamente alla prima aggiudicazione dell’appalto Canadair nel periodo 2011-2012, Investindustrial crea l’holding Avincis, società che si occupa di servizi di soccorso aereo ed elicotteristico, che poi vede l'ingresso nel capitale anche del fondo statunitense Kkr (con le italiane Elilario, Elidolomiti e Helitalia, la britannica Bond). Poi nel marzo 2014 Avincis prende il nome di Babcock Mission Critical Services, dopo essere stata venduta a Babcock International per circa 2,2 miliardi di sterline. Infine, quest’ultima a marzo 2023 cede la divisione servizi di emergenza, come annunciato nel 2021 per ripianare il suo debito (pari a circa 1,2 miliardi di dollari). Babcock Mission Critical Services viene così acquistata dal fondo Ancala Partners, che la rinomina Avincis (come confermato dal sito istituzione Companies House del Regno Unito, seppur con delle riserve, come specificato nello stesso portale web).
Diamo uno sguardo al capitale del Gruppo Ancala Partners per capirci di più. Questo è detenuto per il 31% da fondi pensionistici privati; il 25% appartiene a fondi pensionistici pubblici; il 16% a compagnie assicurative. Dal punto di vista geografico il 53% del capitale è in capo a soggetti basati in Paesi del quadrante Emea (Europe, Middle East, and Africa), tra cui potrebbero esserci anche soggetti russi (cosa su cui Oslo vuole vederci chiaro), mentre il 35% ha sede nell’Asia-Pacifico (e qui vorremmo capire se, e quanto know-how europeo stia prelevando la Cina).
Detto questo, alcuni analisti del settore si chiedono: dietro Avincis ed Ancala Partner potrebbe esserci ancora Babcock? E se così non fosse, chi c'è? Questa domanda la vorremmo porre proprio al nuovo management Avincis. Anche perché i privati che operano nel settore pubblico sono tenuti a garantire trasparenza. Ma in questa operazione, al momento, di trasparenza sembra essercene davvero poca...
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