La guerra tra Russia ed Ucraina ha raggiunto una fase cruciale secondo gli esperti. Non solo per presunto e fallito colpo di Stato del gruppo Wagner, che voleva usare il pugno duro contro Kiev, ma anche perché la cosiddetta controffensiva militare ucraina di primavera continua. E così alcuni analisti si chiedono se questo segnale possa essere letto come un invito alle parti a sedersi al tavolo di pace. Tanto che la Cina ha dichiarato che potrebbe sostenere gli obiettivi dell'Ucraina di rivendicare la sua integrità territoriale nei confini del 1991. 

"Rispettiamo l'integrità territoriale di tutti i Paesi. Quindi, quando la Cina ha stabilito relazioni con l'ex-Unione sovietica, questo è ciò che abbiamo concordato. Ma come ho dichiarato, queste sono questioni storiche che devono essere negoziate e risolte da Russia ed Ucraina e questo è ciò che rappresentiamo", ha affermato l'inviato della Cina presso l'Unione europea, Fu Cong, intervistato dall'emittente qatariota "Al Jazeera".

Gli obiettivi del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che rivendica l'integrità territoriale del Paese del 1991, significa che Kiev vorrebbe indietro la Crimea (annessa dalla Russia nel 2014) e le due autoproclamate repubbliche popolari del Donbass, oltre ai territori conquistati dopo il 24 febbraio 2022. Difficile che Mosca restituisca la Crimea. Va da sé che il negoziato di pace sarà frutto di una trattativa. Le parole della Cina non sono perciò scontate.