La compagnia paramilitare russa Wagner ha fermato la sua avanzata verso Mosca. Si allenta così la tensione nel Paese. All'alba infatti i miliziani avevano lasciato il teatro di combattimento in Ucraina ed erano entrati in territorio russo, prendendo il controllo di basi militari nella città di Rostov-sul-Don, e minacciando di marciare in 25.000 verso il Cremlino. Al momento i termini dell’accordo Wagner-Cremlino non sono noti. 

Difficile interpretare il significato dell'azione e l'obiettivo, sintetizzano diversi analisti internazionali.

Lo stop delle forze mercenarie del gruppo Wagner e l'allentare della tensione col Cremlino possono essere così riassunte: "Ci fermiamo e torniamo alle basi. Torniamo in Ucraina". Vogliamo "evitare un bagno di sangue", ha dichiarato il capo dei mercenari, Evgenij Prigozhin, annunciando di aver accettato una presunta mediazione del presidente bielorusso Alexandr Lukashenko per porre termine alla crisi innescata oggi.