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CLARA MOSCHINI

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Sulla cessione di Alitalia-Sai ad ITA Airways: possibile impatto sull'acquisizione di Lufthansa

Lufthansa: con questa sentenza prenderà tempo per la definizione?

La prima sentenza emessa dal Tribunale di Roma dopo l’acquisizione agli atti del contratto di cessione sottoscritto nel 2021 tra Alitalia-Sai in as ed ITA Airways è eclatante.

Non vi fu vera discontinuità e l’operazione è stata qualificata come trasferimento di ramo d’azienda con diritto di un primo gruppo di 77 dipendenti alla prosecuzione del rapporto di lavoro con ITA Airways. Simile aspettativa sorge adesso in capo ai numerosi ex-dipendenti Alitalia che hanno intentato simili cause.

Ricordiamo che il 14 ottobre 2021 cessava l’attività aviation di Alitalia-Sai in as ed in pari data veniva perfezionato un contratto di cessione con ITA Airways che per il prezzo simbolico di un solo Euro acquisiva 52 dei 110 aeromobili all’ora in uso e, in data 15 ottobre 2021, avviava in forza di autonome e nuove licenze di esercizio rilasciate da Enac e di un’autonoma procedura di selezione del personale la propria attività di trasporto aereo.

Un vero e proprio fulmine a ciel sereno all’indomani dell’ufficializzazione dell’accordo che prevede l’acquisizione del 41% del capitale di ITA Airways da parte di Lufthansa.

Bisognerà attende la pubblicazione delle motivazioni alla base della sentenza del Tribunale di Roma n. 6205/2023, pubblicata il 14 giugno 2023, per poter comprendere meglio la portata di tale pronunciamento che sovverte il precedente orientamento negativo dello stesso Tribunale di Roma che, con la sentenza n. 8428/2022 del 23 ottobre 2022 aveva escluso che l’operazione aveva ad oggetto un ramo d’azienda preesistente e funzionalmente autonomo.

È certo che ITA Airways presenterà appello così come che la prima sentenza del Tribunale di Roma che si basa sulla disamina del contratto di cessione tra Alitalia-Sai in as ed ITA Airways, sino ad adesso tenuto secretato, avrà probabili ripercussioni non solo sotto il profilo giuslavoristico e sul diritto degli ex-dipendenti ad essere assunti, ma anche sotto i più rilevanti profili dell’eventuale riesame dell’operazione da parte della Commissione europea per verificare se vi fu un’effettiva discontinuità o un aiuto di stato e, potenzialmente, anche sull’operazione di acquisizione di ITA Airways da parte di Lufthansa.

Trattasi, in ogni caso, di un contenzioso e di un rischio ben noto al vettore tedesco ed a lungo oggetto di trattativa; si ipotizza che l’accordo preveda un diritto di recesso di Lufthansa solo nell’ipotesi che i costi derivanti dall’obbligo di riassunzione dei dipendenti ex-Alitalia superino un certo valore.

Un dato è certo; trattasi del primo squarcio di luce sulla lunga ed opaca procedura di amministrazione straordinaria di Alitalia-Sai. Secondo fonti, la sentenza si è anche determinata attraverso la sollecitazione e le analisi documentale fatta dal sindacato Cub. Lo stesso ha presentato una lettera indirizzata alla presidenza del Consiglio Meloni ed al ministero dei trasporti Salvini ed altri membri del Parlamento, richiedendo un incontro sul tema ITA-Alitalia.

red - 1251962

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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