Cavo Dragone audito in Parlamento su Kosovo ed Ucraina
"Invasione militare e conseguente evoluzione accelera dinamiche pre-esistenti e non"
Il capo di Stato Maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone, è stato audito davanti alla commissione Difesa della Camera dei deputati. Tra i vari argomenti affrontati dall'ammiraglio, anche la situazione in Kosovo, dove da giorni la tensione è al culmine, in particolare nel nord del Paese, dove gli scontri fra manifestanti hanno coinvolto la missione Nato-Kfor, con un bilancio di 14 militari italiani feriti del 9° Reggimento Alpini.
"Rispetto alle violenze che ci sono state, la situazione adesso è sempre critica ma si è notevolmente calmata e ci sono sit-in. La situazione è complessa" e "va ricercato un punto di equilibrio con la negoziazione". Infatti, a pare che "a livello dei decisori non ci sia una volontà di scontro come quella che si riscontra in ambito tattico. Probabilmente ciò che accade sul campo è dettato dalle realtà locali", ha spiegato l'ammiraglio ai parlamentari.
Situazione, che è frutto anche dell'attuale contesto internazionale. Cavo Dragone, ha parlato anche della guerra russo-ucraina: "L'invasione militare e la conseguente evoluzione dei rapporti politici e strategici hanno segnato una cesura ed un'accelerazione di dinamiche, pre-esistenti e non". Ciò rende necessario "un rafforzamento della politica di difesa e deterrenza".
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