È polemica politica sul mancato utilizzo dell'aeroporto "Carlo Romagnoli" di Caserta-Grazzanise per alleggerire la pressione determinata dagli alti flussi di traffico aereo sullo scalo "Ugo Niutta" di Napoli-Capodichino. Una proposta giunta proprio da Regione Campania, che aveva nel suo piano aeroportuale il dirottamento di parte dei voli su Caserta, dove attualmente transitano solo aerei militari.

"Stiamo entrando nel pieno della stagione estiva e già stanno peggiorando i voli da e per Napoli-Capodichino con la stessa frequenza dello scorso anno, il nostro aeroporto cittadino non può più contenere il numero di voli spropositato, con una media di un volo ogni due minuti per una sola pista", lo dichiara in una nota Maria Muscarà (M5S), consigliere regionale della Campania. 

"Cominciamo ad avvertire l'aumento dei voli già insostenibili d'inverno -aggiunge- di cui solo alcuni temporaneamente hanno cambiato rotta peggiorando le cose, in quanto Gesac ha trasferito tutti i sorvoli del decollo di Capodichino sull'area nord e sulla zona ospedaliera, con ammalati e cittadini che sono costretti a svegliarsi alle ore 6:30. Questa notte poi, è stata nera per il passaggio di un aereo turboelica Enav partito alle 1:55 da Roma-Ciampino, che ha sorvolato tutta la notte il cielo della nostra città, non si sa ancora per quale 'rumorosissimo' scopo". 

"Nonostante le numerose interrogazioni presentate dalla sottoscritta e non solo -conclude Muscarà- al fianco delle associazioni 'No Fly Zone', nulla è cambiato dallo scorso anno a Capodichino, che rimane con spazi strettissimi e voli troppo bassi. Ed il rischio sempre troppo alto per la città di Napoli non è più il tempo del confronto, ma delle azioni legali nei confronti di questo sopruso che si sta reiterando".