La sostenibilità è senza dubbio la grande sfida per il settore del trasporto aereo. Esso si tratta infatti di uno strumento a pieno servizio dei cittadini e delle imprese nazionali. Tuttavia, questo comparto (che da solo contribuisce per il 2% alle emissioni di Co2) è stato escluso dai finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), dunque l'iniziativa ambientale resta nelle mani degli operatori aeroportuali e dei vettori aerei.

È uno fra i temi più importanti affrontati nel corso del convegno "Trasporti: nel cuore dell'economia 2023", organizzato dal Gruppo de "Il Sole 24 Ore", che si è tenuto ieri presso il Terminal 5 dell'aeroporto "Leonardo da Vinci" di Roma-Fiumicino. Tanti i protagonisti presenti, rappresentanti dei vari tasselli di una filiera molto articolata come quello della logistica e dei trasporti in generale. 

Lo scalo di Roma-Fiumicino è stato il primo in Italia a disporre di Sustainable Aviation Fuel (Saf), ha ricordato l'amministratore delegato del gestore Aeroporti di Roma (AdR), Marco Troncone, sottolineando che la società è capofila del patto per la decarbonizzazione: "Un'iniziativa con un respiro domestico, perchè legata al mercato italiano, che come best practice è stata presentata alla Commissione europea. Per l'Europa il Saf dovrebbe costituire il 6% del carburante fornito negli aeroporti nei 2030, ma costa di più alle compagnie aeree, si rischia un incremento del costo dei biglietti".