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CLARA MOSCHINI

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Guerra ucraina: spie russe a caccia di armi

Rete di acquisto compra tecnologia in Europa a sostegno del conflitto

Un'azienda russa, Trading House Treydtuls, con base a Mosca, nell'ultimo anno avrebbe acquisito anche dall'Unione europea microchip ed altre componenti fondamentali per la produzione industriale materiali per un valore di 900.000 dollari. Si tratterebbe di una compravendita resa possibile dalla rete di spionaggio russa Serniya che, nonostante le sanzioni, riesce ad acquistare tecnologia per sostenere la guerra in Ucraina.

Lo rivela il quotidiano finanziario britannico "Financial Times", che cita fonti documentali e testimonianze confidenziali. Secondo queste ultime, la compravendita sarebbe stata resa possibile dal fatto che l'imprenditore russo Alexey Zibyrov, a cui è riconducibile l'azienda (Gruppo Serniya), non sarebbe finito nella lista nera delle autorità statunitensi, pur avendo rapporti con l'agenzia di sicurezza Fsb. 

L'accusa arriva dal dipartimento di giustizia americano, secondo cui la rete Serniya è stata creata appositamente con l'obiettivo di procurarsi beni che vanno dai microchip alle munizioni, per conto dell'agenzia di intelligence russa Fsb, per e per approvvigionare il conglomerato della difesa statale Rostec, per il ministero della difesa russo e per l'agenzia nucleare Rosatom.

Gic - 1251027

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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