Nel corso del 2022 gli aerei da combattimento dell'Air-Self Defense Force giapponese si sono alzati in volo 778 volte per respingere violazioni dello spazio aereo nazionale. Rispetto all'anno precedente il volume di penetrazioni nei cieli è inferiore di 226 casi. È quanto affermato in queste ore dal ministero della difesa nipponico, attraverso una nota ufficiale. Di questi, ben 575, ossia il 74%, hanno sorvoli da parte di aerei militari cinesi.

"Le attività di spionaggio e di provocazione da parte di aerei e droni cinesi e russi continuano ed il governo è pronto a rispondere in modo rigoroso", ha commentato in proposito il ministro della difesa giapponese, Yasukazu Hamada, nel corso di una conferenza-stampa.

Nell'occasione, il ministro ha comunicato di avere ordinato l'invio di aerei da trasporto dell'aeronautica nipponica nel vicino Paese di Gibuti, per prepararsi all'evacuazione di 60 cittadini giapponesi che vivono in Sudan. Una mossa determinata dall'aggravarsi della situazione nel Paese africano, dove gli scontri fra l'esercito regolare ed i ribelli è giunto al sesto giorno, registrando vittime e feriti.