Assolti dall'accusa di omicidio colposo il costruttore europeo Airbus ed il vettore aereo Air France. Lo ha deciso oggi il tribunale penale di Parigi. La vicenda su cui si sono pronunciati i giudici francesi è quella dell'inabissamento nell'Oceano Atlantico, avvenuto nel 2009, dell'aereo A-330 (marche F-GZCP) decollato da Rio de Janeiro e diretto a Parigi (volo AF447), che provocò la morte di tutte le 228 persone a bordo. 

La decisione ha suscitato sorpresa e sdegno fra i parenti delle vittime, che poco dopo le ore 13:30 si erano sedute tra i banchi della grande aula del tribunale parigino. All'annuncio della scarcerazione degli indagati, alcune parti civili si sono alzate per protestare, prima di sedersi di nuovo, mentre il presidente continuava a leggere la sentenza e sull'aula si era posato un pesante silenzio.

La relazione finale delle indagini sull'incidente rilasciata dal Bureau d'Enquêtes et d'Analyses pour la Sécurité de l'Aviation civile (Bea) indicò gli errori dei piloti ed i guasti tecnici le cause principali dell'incidente. Ma 14 anni dopo, il tribunale penale di Parigi ha scagionato Airbus ed Air France, giudicando che se fossero state accertate "colpe", un "nesso causale certo" con l'incidente "avrebbe potuto essere dimostrato". Invece: nessun colpevole per il decesso di 216 passeggeri e 12 membri d'equipaggio, appartenenti a 33 nazionalità, tra le quali 72 francesi e 58 brasiliani. 

Sullo stesso argomento vedi anche l’articolo pubblicato da AVIONEWS.