Il Joint Chiefs of Staff (Jcs) della Corea del Sud ha denunciato l'ennesimo test missilistico compiuto dalla Corea del Nord nella giornata di oggi. Si tratta di due razzi balistici a corto raggio lanciati verso la costa orientale. Una mossa che è stata pianificata come un segnale a Seoul e Washington, che proprio in quel momento stavano effettuando un'esercitazione militare congiunta che coinvolgeva una portaerei statunitense e mezzi marittimi di sudcoreani. 

Il comando dello Stato maggiore della difesa della Corea del Sud ha dichiarato che i missili hanno volato per circa 370 km, dopo essere stati lanciati alle 7:47 ora locale da una base militare, probabilmente a Busan, situata nella provincia di North Hwanghae. In quell'istante un gruppo di portaerei statunitensi guidato dalla "Uss Nimitz" si stava esercitando nelle acque internazionali al largo dell'isola di Jeju, nella parte meridionale della penisola coreana. 

Le esercitazioni navali militari sono state pianificate per migliorare l'esecuzione della deterrenza statunitense nel quadrante indo-pacifico e la sua capacità militare. In particolare, erano in azione portaerei con capacità nucleare, ossia di sparare missili con testate atomiche. L'obiettivo di Washington è quello di scoraggiare attacchi agli alleati asiatici di fronte alle crescenti minacce della Corea del Nord.