L'organizzazione internazionale delle Nazioni Unite (Onu) ha annunciato oggi la sospensione dei collegamenti aerei nella parte orientale della Repubblica democratica del Congo. Si tratta di una decisione arrivata dopo che un elicottero è stato attaccato mentre sorvolava la provincia del Nord Kivu. Si tratta di una zona preda di un lungo conflitto con oltre 120 gruppi combattenti, che hanno provocato lo sfollamento interno di oltre 5 milioni di persone.

"Per i gruppi armati che cercano di costringere i civili sotto il loro controllo, sparare contro gli aerei può rivelarsi un modo semplice per sospendere le consegne di aiuti ed influenzare le forniture di cibo in un'area", ha affermato l'analista africano di intelligence Benjamin Hunter, intervistato da "Africanews". 

Secondo una prima ricostruzione, l'elicottero stava effettuando un volo da Walikale alla capitale Goma. L'aeromobile, in missione per conto del World Food Programme (Wfp), è stato bersagliato dal fuoco nemico per 10 minuti. Nessun ferito fra i tre membri d'equipaggio ed i 10 passeggeri. Il mezzo ad ala rotante dell'Onu è riuscito ad atterrare in sicurezza a Goma. L'attacco è avvenuto la scorsa settimana, nessuno ha rivendicato la responsabilità del raid.