Con l'insediamento del nuovo Governo, guidato dal presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, si riaccende la partita sulle nomine 2023 delle più alte cariche che prenderanno le redini di importanti aziende ed enti a partecipazione pubblica. Tra queste c'è il Gruppo Leonardo, importante realtà internazionale che opera nei settori della difesa e dell'aerospazio. 

Fra le poltrone in bilico, in questo caso, c’è quella dell’attuale amministratore delegato, Alessandro Profumo, da sei anni alla guida del Gruppo. Da sempre considerato vicino al centrosinistra, viene considerato ormai fuori dai giochi. Secondo indiscrezioni del giornale "Il Fatto Quotidiano", che cita fonti governative anonime, l'Esecutivo lo avrebbe già trovato un sostituto nella figura di Roberto Cingolani, l’ex-ministro della Transizione ecologica con il quale Meloni ha un rapporto di lunga data. L'ex-responsabile Innovazione del Gruppo Leonardo avrebbe anche l’appoggio del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini.

Sempre stando ad indiscrezioni di stampa, l'ostacolo a questa nomina sarebbe il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Quest'ultimo, infatti, vorrebbe affidare l'incarico a Lorenzo Mariani, attuale amministratore delegato di Mbda, società di Leonardo che produce missili e tecnologie per la difesa. Un candidato che pare piaccia anche al centrosinistra. La scelta di Crosetto pare abbia alquanto indispettito la cerchia ristretta di Meloni. Tanto che, di fronte allo scontro, secondo alcuni potrebbe riprendere piede l’ipotesi di confermare Profumo.