Industria aeronautica: supply chain ancora debole
Azienda motoristica francese non assicura aumento produzione Airbus nel 2026
Le catene di approvvigionamento globali di componenti e materie prime nel settore dell'aerospazio mostrano ancora delle fragilità, ereditate durante la pandemia, che ancora oggi potrebbero ostacolare la capacità di produzione dei costruttori di aeromobili. È quanto afferma l'azienda francese Safran, frenando l'ottimismo di Airbus sull'aumento della produzione di aerei A-320neo fino a 75 esemplari al mese nel 2026.
"La domanda di aerei è chiaramente molto forte come confermato dal recente annuncio di Air India. Ciò necessita un aumento della produzione superiore ai 65 velivoli al mese previsti prima della crisi". "Il tasso di questo incremento però sarà determinato dalla capacità dei fornitori di adeguarsi" al ritmo, ha dichiarato Olivier Andries, amministratore delegato di Safran.
Il manager dell'azienda francese che produce motori a reazione ha aggiunto: "Abbiamo un accordo con i nostri clienti sui volumi da fornire nel 2023 e nel 2024 e la nostra priorità assoluta è quella di rispettare questi impegni". Per tale motivo Safran ha sostenuto il piano di aumento della capacità di produzione di velivoli A-320neo dagli attuali 45 ai 65 al mese entro il 2024.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency