Il governo della Polonia ha messo in dubbio la possibilità di fornire all'Ucraina aerei caccia F-16 Fighting Falcon, prodotti dall'azienda statunitense Lockheed Martin, una richiesta più volte avanzata da Kiev. Si tratterebbe in ogni caso di una scelta che dev'essere "congiunta", ossia concordata con i Paesi membri della North Atlantic Treaty Organization (Nato), di cui Varsavia fa parte. Il no di Varsavia si allinea al parere già espresso da Washington.

È una "decisione molto seria" e "non facile da prendere". Rappresenterebbe un "serio problema" perché, con meno di 50 velivoli nelle forze aeree polacche, "non ne abbiamo abbastanza e ne servirebbero molti di più". Inoltre, aeromobili da combattimento come gli F-16 hanno "bisogno di manutenzione", quindi "non è sufficiente inviare qualche aereo", ha dichiarato il presidente polacco, Andrzej Duda, intervistato dall'emittente televisiva statale britannica "Bbc".

La Polonia è stato fin da subito uno dei sostenitori più fedeli alla causa Ucraina. A gennaio 2023 Varsavia, insieme a tanti altri Paesi, si è impegnata ad inviare carri armati, munizioni ed equipaggiamento a sostegno delle forze armate di Kiev. Attualmente è il principale fornitore di armi pesanti della Nato destinate all'Ucraina, compresi veicoli da combattimento, mezzi di fanteria, artiglieria e droni.