L'Unione delle camere degli ingegneri e degli architetti della Turchia (Tmmob, Türk Mühendis ve Mimar Odalari Birligi), ha criticato le istituzioni nazionali per avere costruito sulla faglia l'aeroporto internazionale di Hatay, situato tra Alessandretta ed Antiochia. Il sisma di magnitudo 7,8 ha infatti spaccato a metà le piste di decollo ed atterraggio, rendendo inservibile lo scalo, oltre all'autostrada.

"La priorità assoluta ora è salvare vite, tuttavia è anche giusto fare una critica. Avevamo avvertito molte volte prima che l'aeroporto di Hatay venisse costruito, che il progetto sorgeva lungo la faglia. Ma nessuno ci ha ascoltato", ha dichiarato il presidente locale dell'Unione ingegneri di Ankara, Tezcan Karakus Candan, intervistato dalla testata "Bianet".

Gli ha fatto eco il presidente della sezione locale di Hatay, Adnan Özçelik, che in merito a fondi della Banca mondiale al governo turco per rendere gli edifici più sicuri, ha dichiarato: "Abbiamo sempre detto alle autorità che la priorità doveva essere quella di ristrutturare gli edifici danneggiati. Purtroppo le risorse economiche sono state utilizzate per realizzare dei mega progetti. Queste scelte sono alla base della tragedia che viviamo oggi".