È bufera mediatica sul primo ministro del Regno Unito, Rishi Sunak, finito sotto accusa per via dei numerosi viaggi privati in elicottero nel suo collegio elettorale nel North Yorkshire. Si tratta di spostamenti compiuti nei giorni decisivi precedenti la sua nomina a premier, costati migliaia di sterline dei contribuenti. Downing Street ha difeso l'operato del primo ministro, negando che fosse in discussione l'affidabilità della rete ferroviaria statale. 

Tuttavia, diversi media nazionali hanno sottolineato come sussista un contrasto fra la prassi politica e gli intenti annunciati dal governo, che si era impegnato a ridurre le emissioni di gas inquinanti, nel suo tentativo di raggiungere lo zero netto entro il 2050. In particolare, Londra si era posta l'obiettivo di ridurre l'impronta di Co2 del trasporto aereo nell'ambito di un programma "jet zero", volto a ridurre del -7% i gas serra. 

Secondo il quotidiano "Guardian", nei mesi di novembre e dicembre Sunak avrebbe utilizzato elicotteri per compiere viaggi privati, per un costo di circa 16.000 sterline. Tuttavia, fanno notare alcuni, per raggiungere in treno la città di Northallerton, anche se servita da oltre 30 convogli al giorno, occorrerebbero compiere un viaggio di 200 miglia che dura circa due ore e 15 minuti.