Il devastante terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria ha provocato numerosi danni anche alle infrastrutture dei trasporti. La scossa di magnitudo 7.8 che è stata registrata questa notte ha provocato oltre 1358 vittime. Si tratta del disastro naturale più devastante accaduto negli ultimi 24 anni. Il ministero degli Esteri italiano ha comunicato che per ora nessun connazionale risulta essere coinvolto nel sisma. 

"La nostra più grande speranza è che i nostri cittadini vengano salvati e messi in sicurezza. La seconda questione su cui ci stiamo concentrando è quella di fornire alloggio, vitto ed informazioni. Ricostruiremo le zone terremotate dalla base. Dico ancora una volta che è stato un terremoto molto grave e la sua intensità è stata molto alta", ha dichiarato il vicepresidente turco, Fuat Oktay. 

Fuori uso l'aeroporto internazionale di Hatay, situato nella parte sud-orientale del Paese al servizio delle città di Antiochia ed Iskenderun. La pista di decollo ed atterraggio nello scalo è stata distrutta dal terremoto: la scossa ha creato una faglia di terra sollevata che corre lungo l’asfalto e la attraversa in senso trasversale: 

Sospesi a causa del sisma i collegamenti aerei in altri quattro aeroporti della Turchia: lo scalo di Gaziantep, quello Ceyhan, di Meresh, infine Dilok. Tutti hanno subito danni e questo ha determinato una sospensione dei voli civili in partenza ed in arrivo, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa "Tribeca Shipping Agency".

Sotto, il video. Il filmato mostra la pista di decollo ed atterraggio dell'aeroporto internazionale di Hatay, distrutta dalla scossa di terremoto che questa notte ha colpito la Turchia.