Il Gruppo statunitense Boeing ha consegnato nelle scorse ore l'ultimo aereo B-747 della storia. È la fine di un'era per un velivolo che era stato definito la "Regina dei cieli", la cui produzione è cessata dopo un'onorata carriera durata oltre 50 anni. L'ultimo esemplare è stato acquistato dall'aerolinea cargo Atlas Air, che lo gestirà per conto dell'azienda ApexLogistics. Per l'occasione Boeing ha organizzato una cerimonia trasmessa via web.

"Migliaia di persone, inclusi dipendenti attuali ed ex, nonché clienti e fornitori, hanno festeggiato l'ultima consegna nello stabilimento costruito per produrre l'iconico velivolo a fusoliera larga con la caratteristica gobba. L'ultimo aereo, un 747/8 Freighter, è il 1574esimo prodotto in 55 anni", si legge in una nota dell'industria.

Era il 1966 quando il velivolo a doppio ponte e quattro motori fece il suo primo volo. Gli oltre 50.000 operai della Boeing avevano impiegato meno di 16 mesi per costruire il primo B-747. Successivamente, il 9 febbraio 1969 il velivolo è entrato in servizio, effettuando il primo collegamento aereo commerciale il 21 gennaio 1970 sulla rotta New York-Londra operata dall'aerolinea Pan Am (la ex-Pan American Airways). 

Dal suo debutto il B-747 ha mantenuto per 37 anni il record mondiale di capacità di passeggeri trasportati pari a quasi 500 passeggeri. Senza dimenticare che è stato utilizzato per il trasporto delle navette spaziali della National Aeronautics and Space Administration (Nasa), mentre è il modello dell'attuale aereo presidenziale Air Force One. 

Ad interrompere il suo dominio nei cieli è stata la pandemia che ha spinto le compagnie a decidere di lasciare a terra i 747, troppo costosi da gestire. Tuttavia, già negli ultimi 15 anni sia Boeing che Airbus hanno introdotto aerei a fusoliera larga più moderni: redditizi sotto il profilo della gestione e manutenzione, oltre che più efficienti dal punto di vista dei consumi di carburante e dei costi.