Guerra Ucraina (2): Italia in pressing sui carri armati
Crosetto: "Alla fine la Germania farà quello che deve fare, nel modo in cui riterrà opportuno"
![Il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto](https://avionews.it/resources/big/5cd8f6017a63a2086e92f0e7b3c16f91.webp.webp)
Si tinge di giallo la vicenda dell'invio di carri armati in Ucraina da parte della Germania. I parlamentari di Regno Unito e Francia chiedono a Berlino di superare ogni cautela o timore e dare il via libera alle consegne dei corazzati Leopard. Proprio per questo motivo, domani martedì 24 gennaio il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, incontrerà a Berlino il ministro della difesa tedesco, Boris Pistorius.
"Abbiamo bisogno di diverse centinaia di carri armati, non di 10-20. Il nostro obiettivo sono i confini del 1991 e la punizione del nemico che pagherà per i crimini", ha sottolineato il capo dell'ufficio del presidente, Andriy Yermak, su "Telegram", come riporta "Ukrinform".
Sull'argomento è intervenuto anche il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto: "Io normalmente ho rispetto quando parlo di un'altra Nazione, lo stesso che chiedo per me. Ora tutto il mondo critica ed attacca i tedeschi, ma io penso che ogni Paese sia autonomo. La Germania ha una maggioranza socialista, verde, oltre che liberale. Quindi io capisco le difficoltà del cancelliere Olaf Scholz e trovo assurdo che le altre Nazioni facciano pressioni", ha dichiarato ieri durante la trasmissione televisiva "Che tempo che fa", in onda su Rai3.
"Io sono convinto -ha aggiunto- che alla fine la Germania farà quello che deve fare, nel modo in cui riterrà di poterlo fare. In questo momento chi ha costretto le Nazioni a non dedicare la maggior parte dell'energia alla pace, ma dedicarle a difendere gli ucraini, è stato l'atteggiamento russo negli ultimi 2-3 mesi, che è peggiorato. Avevamo sperato ad un certo punto che ci fosse un cambio e che ci si potesse sedere e partire da una base di ragionamento, ma alla fine Putin ha capito che non poteva cedere e deve andare avanti, purtroppo".
Kiev "chiedeva sostanzialmente una difesa dagli attacchi missilistici -ha concluso Crosetto- perché la Russia era arrivata ad attaccare le infrastrutture civili. Quella tattica è cambiata e l'Ucraina sta chiedendo aiuto. Se noi fossimo nella condizione dell'Ucraina e ci rendessimo conto che quello che si pensava essere scongiurato, cioè un pesantissimo attacco terrestre, può riprendere tra una settimana o un mese, faremmo quello che stanno facendo loro, chiedere aiuto".
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