Conflitto ucraino: altre armi dalla Nato
Carri armati, missili Patriot e proiettili di artiglieria, i dettagli nella prossima riunione
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ed il suo omologo britannico, James Cleverly, in occasione di una conferenza-stampa congiunta a Washington, hanno comunicato la fornitura di altre armi all'Ucraina per sostenere le forze armate in guerra contro la Russia. I dettagli verranno svelati il 20 gennaio 2023 in occasione del vertice della North Atlantic Treaty Organization (Nato) a Ramstein, in Germania.
"I russi stanno cercando di promuovere la narrativa secondo cui sono interessati alla diplomazia, e l'Ucraina no. Questo, ovviamente, non è vero". "La linea di fondo è che siamo determinati a garantire che l'Ucraina abbia ciò di cui ha bisogno per avere successo sul campo di battaglia", ha dichiarato Blinken, che bolla come "inaccettabili" le richieste russe all'Ucraina di riconoscere le nuove realtà territoriali occupate da Mosca.
Intanto, a seguito della decisione degli Stati Uniti, anche Londra ha comunicato ad inviare in Ucraina i carri armati da combattimento Challenger 2 ed ulteriori sistemi di artiglieria. Il primo ministro olandese Mark Rutte ha poi annunciato l'invio di tre batterie di sistemi missilistici terra-aria Patriot. Intanto, Washington, secondo il quotidiano "New York Times", sta fornendo 300.000 proiettili d'artiglieria da 155 mm provenienti dai depositi in Israele.
Dura la reazione del ministro degli esteri russo, Sergey Lavrov: "Come Hitler mise sotto le armi la maggior parte dei Paesi europei e li scagliò contro l'Unione sovietica, ora gli Stati Uniti hanno organizzato una coalizione che attraverso l'Ucraina, per procura, sta conducendo una guerra contro il nostro Paese".
"Da quasi un anno la Russia sta perseguendo una strategia della distruzione e del terrore, provando a sottomettere il popolo ucraino. Gli ucraini stanno resistendo e l'Unione europea continuerà a sostenerli per tutto il tempo necessario con il nostro supporto militare, grazie all'aumento della Peace facility europea", ha dichiarato invece il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, intervenuto oggi al Parlamento a Strasburgo.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency