Mosca avrebbe preso il controllo delle esercitazioni militari in Bielorussia. È quanto riferisce il centro analisi Institute for the Study of War (Isw) statunitense, secondo cui il comandante in capo delle forze di terra russe, Oleg Salyukov (vice del capo di Stato maggiore Valery Gerasimov), sarebbe arrivato in Bielorussia per coordinare l'addestramento al combattimento del raggruppamento regionale congiunto russo-bielorusso. Preoccupano possibili nuovi attacchi da Mink e l'apertura di un nuovo fronte della guerra a nord.

"È arrivata nella Repubblica di Bielorussia una commissione del ministero della difesa della Federazione russa. Sono state ispezionate le unità e sub-unità militari della componente russa del raggruppamento regionale di truppe. È stata verificata la qualità delle classi di coordinamento del combattimento ed è stata valutata la loro prontezza ad adempiere ai compiti previsti nell'interesse di garantire la sicurezza militare dello Stato dell'Unione", conferma una nota del ministero bielorusso della difesa. 

"Da un punto di vista legale, qualsiasi uso della forza da parte del regime di Kiev o un'invasione militare ucraina della Bielorussia o della Russia sarebbe sufficiente a far scattare una risposta collettiva", ha affermato un alto funzionario del ministero degli esteri russo, Alexey Polishchuk, intervistato dall'agenzia di stampa statale russa "Tass". 

Intanto, un portavoce dell'aeronautica militare ucraina, Yurii Ihnat, ha esternato la preoccupazione di Kiev per possibili attacchi missilistici dalla Bielorussia. "Il territorio è stato costantemente utilizzato dalle truppe russe per condurre lì determinate manovre, per dispiegare un raggruppamento aereo delle forze aerospaziali russe, velivoli speciali che forniscono supporto radar. Pertanto, la minaccia rimane sempre".