Con l'incontro in Turchia tra i commissari per i diritti umani russo ed ucraino, rispettivamente Tatiana Moskalkova e Dmytro Lubinets, il tema della pace in Ucraina compare nuovamente nell'agenda politica. Al momento non c'è all'orizzonte alcun accordo. Intanto, funzionari del ministero degli esteri russo hanno comunicato in queste ore che, in caso di ripresa dei negoziati di pace, i colloqui tra Russia ed Ucraina saranno probabilmente diretti, senza mediatori.

"Non è facile parlare delle prospettive di un accordo diplomatico in questo momento. In realtà, la Russia non sta affrontando l'Ucraina, ma un conglomerato militare-industriale Nato-Ucraina. Gli ucraini servono come strumento di lotta armata contro la Russia, mentre i Paesi dell'Alleanza giocano il ruolo di retroguardia, fornitore di armi, intelligence e bersaglio", ha dichiarato Alexei Polishchuk, direttore di dipartimento del ministero degli esteri russo per i Paesi della Csi (Comunità degli Stati indipendenti), intervistato dall'agenzia di stampa "Tass". 

Il negoziato diretto tra Russia ed Ucraina "sarebbe l'opzione migliore perché, come dimostra la pratica, i mediatori occidentali spesso perseguono i propri obiettivi -conclude- e cercano di influenzare il corso dei negoziati, agendo non per risolvere il conflitto ma per i propri interessi politici ed economici".

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.