Dopo le tensioni tra Kiev e Mosca connesse alla tregua di Natale voluta dal presidente russo Vladimir Putin per consentire ai fedeli ortodossi di festeggiare la ricorrenza, adesso la Russia ha comunicato che alcuni esponenti sarebbero disponibili ad incontrare, in Turchia, riconosciuto territorio neutro, i loro omologhi ucraini per parlare di diritti umani. Non la svolta della guerra, ma certo un primo timido passo.

"Confermo che ho intenzione di tenere questo incontro". Da giovedì 12 a sabato 14 gennaio "ci sarà un grande forum sul territorio della Turchia che il commissario turco sta organizzando ed abbiamo parlato del potenziale incontro e di un ordine del giorno provvisorio", ha spiegato ad alcuni giornalisti il commissario russo per i diritti umani, Tatiana Moskalkova.

Il suo omologo ucraino, Dmytro Lubinets, già in precedenza aveva precisato: "La questione principale da discutere è il ritorno dei nostri eroi a casa". O piani sono "ambiziosi". "Separatamente, solleveremo la questione del ritorno degli ostaggi civili che sono stati massicciamente detenuti dalla Federazione russa nei territori temporaneamente occupati e non sono autorizzati a tornare a casa".