Economia, lavoro, covid-19, guerra in Ucraina, Unione europea. Sono alcuni tra i principali temi delle domande dei giornalisti a cui ha risposto il presidente del Consiglio dei ministri italiano, Giorgia Meloni, in occasione della tradizionale conferenza stampa di fine anno che si è tenuta oggi presso nell'Aula dei Gruppi parlamentari. 

"Temo che il principio di chi con l'uso della forza possa invadere il vicino sia poco conveniente per tutti. Per noi è inaccettabile: a noi può mancare il turismo russo, i turisti in Russia, ma ci sono cose che non si possono piegare ai nostri desideri. Spero che la Russia fermi questa inaccettabile guerra di aggressione: sino a quando non accadrà noi non ci fermeremo", ha risposto Meloni ad un giornalista dell'agenzia di stampa statale russa "Tass". 

"Confermo -ha aggiunto- che storicamente i rapporti culturali con la Russia sono antichi e solidi, infatti ho difeso la scelta della Scala di dedicare la sua 'prima' ad un'opera russa. Le scelte del governo russo non devono ricadere sul suo popolo e sui suoi cittadini, voglio distinguere le due cose ma quelle scelte ci sono, sono di violazione del diritto internazionale che se fossero accettare farebbero crollare la costruzione della legalità internazionale". 

Questa la risposta ad una domanda sulla possibile ripresa del dialogo tra Roma e Mosca, alla luce dei rapporti storici tra i due Paesi. Intanto, il presidente del Consiglio Meloni ed il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky hanno avuto un altro colloquio telefonico che ha fatto seguito alla conversazione avvenuta il 28 ottobre.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.