La privatizzazione in corso del vettore aereo tricolore ITA Airways fa storcere il naso alla coalizione di centrodestra uscita vittoriosa dalle urne lo scorso 25 settembre. Ciò significa concretamente che la trattativa in esclusiva tra il ministero dell'Economia e delle finanze (Mef) ed il fondo d'investimento statunitense Certares potrebbe non giungere a conclusione. Questo perché il 49,9% dell'aviolinea resta in mano dell'Esecutivo ed è una percentuale impegnativa.

"Io credo che si debba verificare tutto perché non mi convince molto la decisione del Mef per una serie di motivi. Intanto rimane sempre troppo coinvolgimento da parte di cittadini e se le cose non andranno saranno sempre loro a pagare, visto che la maggior parte delle quote saranno in mano dello Stato italiano", ha dichiarato il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, intervistato dall'emittente televisiva "Rete 4". 

"Parlo da vecchio commissario ai trasporti -aggiunge- che ha curato la privatizzazione di Alitalia con Cai (Compagnia aerea italiana). Mi sembra una finta privatizzazione e poi una compagnia aerea a che cosa serve? A portare i turisti nel nostro Paese, quindi ribadisco che dobbiamo puntare sull'hub di Fiumicino, di Linate, di Malpensa e non fare le succursali dello 'Charles de Gaulle' in Francia" perché "Air France non è un alleato del nostro Paese".

"Secondo me era meglio scegliere l'altra cordata, quella Lufthansa ed Aponte, perché era più utile per il nostro Paese e poi avrebbe lasciato meno responsabilità ai cittadini. Si trattava di una vera privatizzazione. Lufthansa non è un concorrente diretto del nostro Paese perché gli aeroporti tedeschi sono già pieni e ritengo che la scelta di difendere l'hub di Fiumicino sia fondamentale. D'altronde Aponte ha dimostrato sempre, essendo un esperto del settore trasporti, di saper fare politica dei trasporti", conclude Tajani.