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CLARA MOSCHINI

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Aerei supersonici: tra investimenti e sostenibilità

Pressing su programmi sviluppo: dimezzeranno percorrenza, ma inquineranno di più

C'è un dilemma che affligge i principali portatori di interesse nel settore del trasporto aereo. Si tratta dell'utilizzo o meno dei velivoli supersonici, che da un lato permettono di dimezzare quasi i tempi di percorrenza dei collegamenti aerei, ma dall'altro generano un inquinamento dalle due alle otto volte maggiore rispetto ad un aereo convenzionale.

American Airlines ha acquistato di recente 20 velivoli Boom Supersonic. Un accordo che arriva 20 anni dopo che il Concorde ha effettuato il suo ultimo viaggio e che testimonia il rinnovato interesse per questi aeromobili che viaggiano a velocità supersoniche, ma anche la pressione da parte di investitori, autorità di regolamentazione e clienti per ridurre l'impatto sul clima delle attività commerciali. 

Boom afferma che il velivolo Overture volerà con il 100% di carburanti sostenibili per aerei (Saf), sebbene non abbia ancora un motore. Ma secondo uno studio del Massachusetts Institute of Technology (Mit) l'impatto sul clima dell'ossido di azoto e del vapore acqueo emessi da aerei supersonici, potrebbe essere anche peggiore, a causa dell'altitudine più elevata a cui volano questi mezzi. 

Insomma, da quando il Concorde è andato in pensione nel 2003, l'economia dei viaggi supersonici non si è modificata, ma è cambiato il settore del trasporto-passeggeri in aereo e la società tutta. Volare più veloce della velocità del suono è un concetto elettrizzante, ma i clienti d'affari dovranno valutare se risparmiare qualche ora di viaggio vale davvero il danno che potrebbe essere fatto alla loro reputazione ed all'ambiente. 

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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