Il dibattito sul riassetto del sistema aeroportuale della capitale previsto dal Piano nazionale degli aeroporti (Pna), predisposto dall'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac), anima il dibattito politico in Ciociaria. Il ridimensionamento dello scalo Roma-Ciampino, infatti, implica il rilancio (oltre Roma-Fiumicino e Roma-Urbe) di un quarto scalo. Ed è bagarre tra quello di Aquino ed il "Girolamo Moscardini" di Frosinone. 

Ad Aquino "andrebbe fatto un semplice investimento per la realizzazione di una pista e delle strutture collegate all'aeroporto. Investimento che qui sarebbe minimale perché l'area è già ben definita, mentre a Frosinone si dovrebbe procedere anche a degli espropri o ripetere l'avviso di una cessione bonaria delle superfici. Noi abbiamo già presentato una proposta progettuale che è stata anche accettata. Chiedo, semplicemente, che venga dato seguito agli atti ufficiali già prodotti in passato", dichiara il sindaco di Aquino, Libero Mazzaroppi. 

"L'Enac ha deliberato a marzo scorso -aggiunge- una lista di diciannove aeroporti su cui intervenire. Nell'elenco non c'è alcuna traccia di Frosinone. C'è, invece, quello di Aquino, per cui ho motivo di pensare che il presidente abbia ben chiaro dove la scelta vada orientata: a Frosinone c'è l'Aeronautica militare e ritengo che vi rimarrà ancora per tanti anni; mentre ad Aquino, se si vuole, si può partire subito". 

Per il sindaco, insomma, lo scalo civile ad Aquino è una soluzione praticabile in tempi immediati e più economica rispetto a Frosinone. E "al di là delle singole rivendicazioni ci sono dei dati oggettivi da considerare: il 72esimo Stormo andrà via da Frosinone non prima del 2025, ma è realistico pensare che il termine slitti al 2028 o 2029", conclude Mazzaroppi.

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.