L'Iraq precipita nel caos. L’esercito ha dichiarato il coprifuoco in tutto il Paese a seguito dei disordini nella capitale Baghdad alimentati dalla decisione del leader sciita iracheno Moqtada Sadr di ritirarsi dalla vita politica, dopo venti anni di attività nell’Iraq post-Saddam Hussein. Nella notte fra lunedì e martedì si sono udite esplosioni ed il suono delle sirene antiaeree nella Zona verde, dove si trovano edifici governativi ed ambasciate straniere. 

Una decisione, in polemica con il governo guidato dal premier uscente Mustafa Kazimi, che ha scatenato la reazione dei sostenitori di Sadr, che hanno fatto irruzione nel palazzo del governo a Baghdad. Secondo un primo bilancio provvisorio 15 manifestanti sono rimasti uccisi ed altri 350 feriti negli scontri contro i rivali sciiti della Coordination Framework Alliance filo-iraniana.