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CLARA MOSCHINI

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Italia: cancellati 3600 collegamenti aerei

Il dato registrato nell'ultimo mese, ma la situazione è migliore che in Europa

Nell'ultimo mese in Italia sono stati cancellati 3600 collegamenti aerei in partenza dagli aeroporti del Belpaese, con un picco di 377 voli annullati registrato lo scorso 17 luglio, giorno dello sciopero nazionale. È quanto emerge dai dati elaborati di recente dall'Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) per il periodo 20 giugno-24 luglio. Inoltre, nel primo semestre il traffico da e per l’Italia è stato quattro volte superiore ai livelli del 2021. 

I mesi di giugno e luglio hanno messo a dura prova la filiera di settore del trasporto aereo in tutta Europa, ma gli aeroporti italiani hanno resistito meglio di altri del Vecchio continente. I disagi nel nostro Paese hanno riguardato l’1,8% dei voli nazionali ed il 3,6% di quelli internazionali. Maglia nera in Europa per gli scali di Londra, Amsterdam e Francoforte. Negli ultimi giorni però l’epicentro del caos si è spostato in Australia, dove sono andati in tilt gli aeroporti di Sydney e Melbourne. 

Le cause di questa situazione risiedono in molteplici fattori concomitanti: l'impennata da marzo della domanda di viaggi aerei da parte dei passeggeri è stata superiore alle attese, infatti, e ha colto impreparati molte compagnie e gli stessi aeroporti a causa di una carenza generalizzata di personale. Anche se in Italia non si è tornati ancora ai numeri pre-pandemia (-23,5% sul 2019) la tendenza al recupero è importante.

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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