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CLARA MOSCHINI

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Trasporto aereo: Ryanair guarda al post-pandemia

Wilson: "in Italia contribuiamo ad aumentare turismo e servizi agli imprenditori"

Il vettore aereo Ryanair è ad un punto di svolta nel percorso di ripresa nel post-pandemia. La compagnia low-cost è ad un bivio e le decisioni dei vertici dell'aviolinea saranno decisive per interpretare al meglio l'attualità nel settore del trasporto aereo di passeggeri, raggiungere gli obiettivi prefissati, immaginare il futuro. I temi in agenda sono tanti e vari: dal rincaro del prezzo dei biglietti alla battaglia sindacale dei lavoratori in sciopero in tutta Europa. 

In Italia "abbiamo investito moltissimo. Siamo il primo operatore domestico ed abbiamo 92 aerei nel Paese. Abbiamo contribuito ad aumentare il turismo in Puglia, in Sicilia ed in Sardegna dove adesso si può viaggiare tutto l'anno e non solo d'estate. In Veneto, a Treviso, abbiamo permesso a decine di imprenditori di volare a Londra e nel resto d'Europa senza dover prendere treni o coincidenze. Nelle varie Regioni, ad esempio a Pescara, Comiso, Lamezia Terme, abbiamo sviluppato point-to-point con le grandi capitali europee", sottolinea l'amministratore delegato della compagnia a basso costo, Eddie Wilson. in una intervista rilasciata al quotidiano italiano "La Stampa". 

"Ryanair guardava l'intero settore dei voli -precisa-. La disponibilità complessiva di posti è destinata a calare e di conseguenza i prezzi aumenteranno, ma saremo quelli che ne soffriranno meno. Resteremo l'operatore con le tariffe più basse, ma è chiaro che il numero di biglietti superscontati diminuirà. D'altra parte, il mercato è cambiato. Ma alle persone interessa solo raggiungere la loro destinazione al prezzo più basso".

E sugli scioperi dei lavoratori Wilson spiega: "In Italia abbiamo raggiunto un accordo con i piloti e stiamo conducendo un negoziato con Fit-Cisl sul personale di bordo. Direi che molti commenti che circolano arrivano da sindacati che non sono rappresentati in Ryanair. Avevamo tagliato gli stipendi del 20% per non licenziare nessuno durante la pandemia, dieci settimane fa abbiamo restituito la metà del taglio ai piloti e ad aprile 2023 i salari torneranno a livello pre-pandemia. Poi arriveranno gli aumenti concordati".

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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