Il Tribunale di Roma ha assolto, "per non aver commesso il fatto", il pilota Gianfranco Requedaz, ai comandi dell'aereo Tecnam P-92JS (marche I-CORT) che il 28 ottobre del 2017 eseguì un atterraggio di emergenza nel centro abitato di Roma, sui binari dell'alta velocità lungo la Roma-Firenze. Incidente che divise per alcune ore l'Italia in due. 

Il bilancio fu di due persone ferite, ossia i passeggeri a bordo del velivolo che hanno riportato gravi lesioni. Respinta la richiesta di "disastro aviatorio" avanzata dal pubblico ministero Pietro Pollidori. Secondo una prima versione dei fatti l’aereo aveva urtato un albero per errore. Secondo alcune testimonianze, però, il velivolo potrebbe aver avuto un problema al motore.

Una nota spiega così la decisione dei giudici: "Durante il processo il pilota, assistito dagli avvocati Guido Simonetti e Simone Zancani, del foro di Venezia si è difeso dimostrando con i propri consulenti (tra cui un pilota ex-comandante delle "Frecce Tricolori") che la caduta dell'aeromobile non era dovuta ad un errore di pilotaggio, ma ad una grave avaria meccanica dell'aeromobile che il pilota aveva appena noleggiato dall'Aero Club di Roma. La sentenza della ottava sezione collegiale ha confermato la correttezza delle manovre eseguite dal pilota a seguito del malfunzionamento del motore del velivolo".