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CLARA MOSCHINI

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Tutti pazzi per l'aereo supersonico

Ma a venti anni dal ritiro del Concorde sono subentrati molti ostacoli

Il 26 novembre 2003 il consorzio franco-britannico British Aerospace ritirava dai cieli il velivolo supersonico Concorde. Sono passati quasi 20 anni da quando si poteva volare tra New York e Londra in meno di quattro ore. Adesso, però, diversi costruttori e vettori aerei stanno investendo milioni di dollari nello sforzo di costruire jet altrettanto veloci ma più efficienti, più puliti, più economici. Alcune di queste idee potrebbero vedere la luce entro il 2029.

In venti anni sono subentrati molteplici ostacoli: la pandemia ha diminuito le entrate finanziarie delle compagnie aeree; le pressioni ambientaliste per bloccare il cambiamento climatico impongono norme stringenti sulle emissioni di carbonio; influiscono negativamente anche le normative sull'inquinamento acustico e la carenza di carburante sostenibile per l'aviazione (Saf, Sustainable Aviation Fuel). 

Tuttavia, varie aziende promettono la creazione di nuovi velivoli supersonici. L'ultima in ordine di tempo è il produttore canadese Bombardier, che ha annunciato di aver testato con successo un jet privato, il Global 8000, a velocità supersoniche. Tante altre le proposte: dal velivolo Overture della start-up Boom Supersonic, che piace ad United Airlines ed altre compagnie, all'aereo X-Plane di Lockheed Martin e National Aeronautics and Space Administration (Nasa).

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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