Mosca sollecita Washington: "Revocate le sanzioni su Aeroflot per ripristinare i voli diretti"
Lavrov da Almaty rivela: la richiesta avanzata oltre un mese fa e ribadita di recente

La Federazione Russa ha formalmente richiesto agli Stati Uniti d'America di riconsiderare le restrizioni imposte ad Aeroflot, vettore aereo di bandiera russo . Lo ha reso noto il ministro degli esteri russo, Sergej Lavrov, durante un incontro con la stampa al termine della riunione del Consiglio dei ministri degli esteri della Csi (Comunità di Stati Indipendenti) tenutasi oggi ad Almaty. La dichiarazione è stata resa in risposta a una domanda specifica sulla possibilità di accordi concreti per la ripresa del traffico aereo diretto Russia-Usa, e sul legame con la revoca delle sanzioni. Lavrov ha chiarito: "La ripresa dei voli dovrebbe essere una conseguenza della revoca delle sanzioni nei confronti di Aeroflot. Abbiamo avanzato la proposta di revoca ancor prima dell'incontro a Riyadh -ovvero un colloquio diplomatico bilaterale tra rappresentanti russi e americani che si è tenuto appunto nella capitale dell'Arabia Saudita, NdR-, più di un mese fa. Gli Usa l’hanno accettata, ma finora non abbiamo ricevuto alcuna risposta".
Lavrov ha inoltre aggiunto che la questione è stata nuovamente sollevata durante un incontro di esperti a Istanbul: "Ieri si è concluso un incontro a Istanbul, dove i nostri esperti hanno ricordato questa proposta. Ma, a dire il vero, non ho ancora avuto l'opportunità di contattarli. Forse ci sono stati degli sviluppi, ma finora non se ne sa nulla". Il ministro ha sottolineato come Mosca consideri la revoca delle sanzioni e la conseguente ripresa dei voli diretti un passo fondamentale verso la normalizzazione dei rapporti bilaterali.
Aeroflot, pilastro del trasporto aereo russo, è stata esclusa dallo spazio aereo statunitense ed europeo a partire dal 2022. Contestualmente, la compagnia ha subito un significativo blocco nell'approvvigionamento di componenti essenziali per l'operatività degli aeromobili, della manutenzione e delle coperture assicurative. Questa situazione ha generato crescenti difficoltà operative per l'aviolinea. Gli Stati Uniti (e l'Europa), imposero sanzioni ad Aeroflot in risposta all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia per l'appunto nel febbraio 2022. Queste misure restrittive rientrarono in un ampio pacchetto di sanzioni economiche e finanziarie mirate ad esercitare pressioni sul governo russo, limitarne le capacità finanziarie e tecnologiche e indurlo a cessare le ostilità.
Per quanto riguarda i cieli americani, le sanzioni contro Aeroflot mirano specificamente ad:
- impedire alla compagnia di operare nello spazio aereo statunitense; questo ha comportato la sospensione di tutti i voli diretti e indiretti dell'aviolinea da e verso gli Stati Uniti.
- Limitare l'accesso a beni e tecnologie chiave per l'aviazione: le sanzioni rendono difficile per Aeroflot ottenere pezzi di ricambio, software, manutenzione specializzata e assicurazioni da aziende statunitensi o da aziende che utilizzano tecnologia statunitense. Questo ha un impatto diretto sulla capacità di Aeroflot di mantenere e operare la sua flotta in sicurezza ed efficienza. Obiettivo di queste misure è isolare economicamente la Russia e colpire settori strategici come quello dei trasporti, ritenuti cruciali per il funzionamento dell'economia e potenzialmente legati al sostegno dello sforzo bellico.
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