Processo Boeing per presunta frode B-737 Max: fissata a giugno l'udienza
Modello d'aereo coinvolto in due tragici incidenti: 346 le vittime. La posta in gioco è più che alta...

La giustizia americana si prepara a far luce su uno dei capitoli più spinosi dell'aviazione civile recente. Il giudice distrettuale degli Stati Uniti Reed O'Connor, ha fissato al 23 giugno l'udienza in cui il gigante aerospazile americano Boeing dovrà rispondere delle accuse di frode legate alla certificazione del B-737 Max, l'aereo coinvolto nei tragici incidenti del 2018 e 2019 che costarono la vita a 346 persone.
La decisione del giudice è stata accolta con favore dalle famiglie delle vittime, che vedono in questo processo un'opportunità di ottenere giustizia. "Dopo anni di attesa, finalmente potremo avere risposte", ha dichiarato un portavoce dei familiari. "Vogliamo che Boeing si assuma la responsabilità delle proprie azioni e che vengano adottate misure per evitare che simili tragedie si ripetano".
Era il 29 ottobre 2018 quando il volo Lion Air 610 operato con un Boeing -737 Max 8, si schiantò nel Mar di Giava, in Indonesia, poco dopo il decollo da Giacarta. Nell'incidente persero la vita tutte le 189 persone a bordo (vedi AVIONEWS). Fu poi la volta, il 10 marzo del 2019, del volo Ethiopian Airlines 302: un altro B-737 Max 8 precipitò poco dopo il decollo da Addis Abeba, in Etiopia, causando la morte di tutte le 157 persone imbarcate. Entrambi gli incidenti furono collegati ad un difetto nel sistema di controllo di volo del -737 Max, noto come Mcas (Maneuvering Characteristics Augmentation System). Vedi anche notizia AVIONEWS.
Certo, l'udienza arriva in un momento delicato per Boeing, che nel 2021 aveva raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia ammettendo la propria responsabilità e accettando di pagare una multa di 2,5 miliardi di dollari (cedi anche altro patteggiamento l'anno seguente, e link correlato). Tuttavia secondo recenti indiscrezioni del "Wall Street Journal", l'azienda starebbe ora cercando di rinegoziare i termini dell'accordo, puntando ad un trattamento più indulgente da parte del governo. Cosa che ha suscitato indignazione tra i familiari delle vittime e gli osservatori del settore, che accusano l'industria di volersi sottrarre alle proprie responsabilità. "È inaccettabile che Boeing cerchi di minimizzare la propria colpa", ha affermato un legale delle famiglie. "Le 346 vittime meritano giustizia e non permetteremo che vengano dimenticate".
Il processo si preannuncia complesso dunque, e ricco di colpi di scena. Le famiglie delle vittime sono determinate ad ottenere risposte e a fare in modo che Boeing paghi per i propri errori. La posta in gioco è più che alta: la credibilità di un colosso dell'aviazione e la fiducia del pubblico nella sicurezza dei suoi aerei.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency