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Manutenzione a Olbia: il primo aereo, un B-737 Max, arriva negli hangar

Ma il progetto Atitech per i velivoli privati solleva dubbi

L’aeroporto di Olbia, gestito da Geasar e controllato dal Fondo d’investimento internazionale F2I, ha accolto il primo aereo destinato alle attività di manutenzione: si tratta di un Boeing B-737 Max appartenente a una compagnia europea, attualmente in fase di interventi nei nuovi hangar Avio1 e Avio2. L’inizio dei lavori, segnato da qualche mese di ritardo rispetto ai tempi previsti al momento della firma del contratto il 27 giugno 2024, rappresenta il primo tassello di un ambizioso progetto industriale in Sardegna.

Tuttavia, mentre l’arrivo del -737 Max testimonia il rilancio delle attività di manutenzione a Olbia, permangono serie incertezze sul progetto Atitech, finalizzato a creare un polo dedicato ai velivoli privati nelle strutture aeroportuali galluresi. Il presidente di Atitech, Gianni Lettieri, ha annunciato l’avvio delle attività con un organico iniziale di 34 addetti, ben lontano dai 60 posti previsti e dai 300 dipendenti che sarebbero necessari per riportare gli hangar al livello di eccellenza dell’epoca di Meridiana, quando la leadership del principe Karim Aga Khan aveva fatto fiorire il settore.

Fonti internazionali e documenti governativi evidenziano come Atitech stia incontrando difficoltà significative nel reclutamento di professionisti altamente qualificati, in particolare quelli che un tempo facevano parte di Meridiana Maintenance e, in seguito, di AirItaly. Molti di questi esperti hanno trovato impiego altrove, compromettendo l’obiettivo dichiarato di un rilancio strutturale. Questo problema di personale richiama situazioni simili verificatesi nel 2023, quando Atitech, assorbendo lavoratori provenienti dalle divisioni manutentive della ex-Alitalia a Fiumicino, vide richieste di Cigs per 400 dei 700 assunti, generando non poche polemiche.

Ulteriori preoccupazioni emergono dalla recente notizia diffusa da Invitalia, secondo cui è stata aperta una manifestazione di interesse per l’acquisto del complesso industriale “Nuovo hangar Avio 2” a Napoli, attualmente di proprietà dell’Agenzia per lo sviluppo guidata da Bernardo Mattarella. Questa sede, storicamente collegata ad Atitech, potrebbe rappresentare un punto critico per il futuro del piano di rilancio del settore aeronautico in Sardegna, sostenuto dalla nuova amministrazione regionale.

In un contesto in cui il settore della manutenzione d'aviazione sta cercando di riprendere vigore, soprattutto nel comparto dei jet di lusso, il successo del progetto Atitech risulterà fondamentale per rafforzare la posizione dell’Italia come hub di riferimento nel Mediterraneo. Tuttavia, il ritardo nell’assunzione del personale e le incertezze sulla gestione delle risorse umane sollevano dubbi sulla capacità del progetto di raggiungere gli obiettivi ambiziosi annunciati.

Mentre le autorità locali e gli operatori del settore continuano a monitorare la situazione, il destino del progetto Atitech e, di conseguenza, il rilancio del settore dell'aviazione sardo, rimane ancora incerto. Le prossime settimane saranno decisive per definire se e come si potranno superare queste criticità, in un ambiente competitivo e in rapido cambiamento come quello dell’aviazione globale.

Red - 1262431

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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