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CLARA MOSCHINI

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Esercito italiano: un anno di impegno al servizio del Paese

Tecnologia, addestramento e valori

Rilevante anche l’impegno ormai consolidato degli elicotteri dell’aviazione dell’Esercito nell’ambito della campagna antincendi boschivi che durante l’estate hanno effettuato 20 interventi per un totale di 80 ore di volo

Si chiude un anno intenso e ricco di impegni per l’Esercito italiano, che ha confermato il proprio ruolo al servizio del Paese e dei suoi cittadini, operando con dedizione, professionalità e spirito di sacrificio in un contesto globale sempre più complesso. Grazie a competenze consolidate, tecnologie avanzate ed un forte impegno verso i giovani, l’Esercito ha affrontato con successo le sfide del presente e gettato le basi per il futuro, nella convinzione che la sicurezza dell’Italia non sia qualcosa di garantito ma qualcosa da difendere ogni giorno.

Oltre al significativo apporto di personale e mezzi nelle missioni e nelle operazioni all’estero, la Forza armata impiega 6635 militari, nell’ambito dell’operazione “Strade sicure”, di questi, 800 uomini e donne sono dedicati a “stazioni sicure” che prevede la vigilanza di 20 stazioni nelle città di Genova, Milano, Torino, Bologna, Venezia, Verona, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Palermo, per garantire la sicurezza dei viaggiatori. Un contributo in favore del Paese che, nel 2024, si è concretizzato in 17 milioni di controlli a persone e veicoli ed oltre 3000 persone poste in stato di fermo, arrestate o denunciate; dagli accertamenti effettuati sono scaturiti i sequestri di 157 armi, 300 veicoli e circa 20 kg di sostanze stupefacenti. 200 militari sono impegnati nella “Terra dei fuochi”, dove attraverso l’uso di aeromobili a pilotaggio remoto (per un totale di 2500 ore di volo), hanno individuato nel corso del 2024 oltre 550 tra siti di sversamento e roghi dolosi. Peraltro questi assetti ad alta connotazione tecnologica, sono impiegati anche a supporto del piano di eradicazione della peste suina africana.

Da sottolineare anche gli oltre 2300 interventi di bonifica di ordigni inesplosi effettuati dagli artificieri dell’Esercito su tutto il territorio nazionale, di cui 45 su bombe d’aereo del II conflitto mondiale, un impegno senza sosta per garantire la sicurezza dei cittadini e la bonifica del territorio. Rilevante anche l’impegno ormai consolidato degli elicotteri dell’aviazione dell’Esercito nell’ambito della campagna antincendi boschivi che durante l’estate hanno effettuato 20 interventi per un totale di 80 ore di volo.

Infine, più di mille soldati, circa 1250, distribuiti capillarmente in tutte le regioni, sono sempre in prontezza, ogni giorno, anche durante queste festività, per un primo intervento in caso di necessità sul territorio nazionale, attraverso l’impiego di assetti aerei pronti al decollo, di Unità del genio in grado di operare nelle pubbliche calamità, di squadre di soccorso alpino in montagna e di nuclei meteo nivologici. Nel corso del 2024 l’intervento di questi assetti si è dimostrato determinante nelle alluvioni che hanno colpito Veneto ed Emilia Romagna.

I moderni scenari richiedono una supremazia tecnologica alla cui base ci sia la costante ricerca dell’innovazione. L’impegno dell’Esercito in questo ambito include investimenti continui in robotica, intelligenza artificiale, droni, cyber e spazio per garantire superiorità operativa anche in contesti complessi. Il percorso di sviluppo capacitivo che la Forza armata ha iniziato dovrà accelerare nel prossimo futuro per la necessità di misurarsi, a livello internazionale, con attori in possesso di piattaforme all’avanguardia e per l’esigenza di interoperabilità con gli eserciti dei Paesi amici ed alleati. Questa spinta tecnologica si manifesta anche nella crescita di unità specialistiche come ad esempio il 3° Reggimento supporto targeting “Bondone”, che ha il compito di svolgere attività di ricerca, sorveglianza, individuazione e identificazione degli obiettivi attraverso l'impiego di droni di ultima generazione, ed il 9° Reggimento sicurezza cibernetica “Rombo”, unità deputata a svolgere operazioni nell'ambiente cibernetico e nello spettro elettromagnetico.

Un impegno per l’ammodernamento e l’innovazione tecnologica che anche nel 2024 ha reso l’Esercito particolarmente attrattivo per i giovani; oltre 40 mila infatti hanno presentato domanda di partecipazione ai concorsi, a testimonianza del fatto che l’impegno a formare e valorizzare i giovani, riconoscendoli come motore del cambiamento, è la strada giusta per puntare ad un futuro sempre più moderno ed efficiente.

red/f - 1261732

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