L’aeroporto "Luigi Ridolfi" di Forlì ha recentemente implementato la rotazione della direzione della sua pista di volo. Tuttavia, secondo Ornella Mordenti, coordinatore del tavolo delle associazioni ambientaliste di Forlì, le modifiche apportate non hanno sortito l'effetto sperato sulle operazioni aeree locali. Inoltre ha evidenziato che gli aerei continuano a sorvolare frequentemente zone residenziali in fase di decollo ed atterraggio, quasi indifferenti alle condizioni meteorologiche.

Oltre a ciò il coordinatore sottolinea che è stata introdotta una nuova attività aeroportuale denominata "touch and go", che consiste in una serie di manovre di atterraggio immediatamente seguite da un decollo. Tale pratica provoca non solo un aumento del rumore aereo, ma anche un rilevante impatto in termini di emissioni atmosferiche nocive, che interessano aree ampie della città, tra cui zone sensibili come scuole e centri commerciali.

L'esponente ambientalista ha pure messo in luce i pericoli correlati a questi sorvoli ripetuti, tra cui un rischio elevato di incidenti ed un forte inquinamento acustico ed ambientale. Secondo Mordenti, semplicemente invertire la direzione della pista non risolve la problematica di coesistenza tra le operazioni dell'aeroporto e il benessere dei cittadini forlivesi. Infine invoca quindi un'azione più incisiva, incluse misure più rigorose previste dal Codice della navigazione, e lamenta la mancanza di risposta alle continue richieste avanzate dal Taaf per una migliore regolamentazione.