Prospettive di crescita e sfide ambientali nell'aviazione
Incremento traffico aereo ed impatto su politiche al 2030
Secondo le proiezioni di Bain & Company, entro il 2030, il settore dell'aviazione potrebbe assistere ad un significativo incremento del traffico aereo con volumi superiori del 136% rispetto ai livelli pre-pandemia. Tale crescita mette però in discussione l'efficacia delle strategie ambientali attuali. Nel 2024, si prevede che la crisi legata al Covid-19 sarà superata a livello globale, con i Revenue Passenger Kilometers (Rpk), che rappresentano un indicatore di passeggeri e distanze percorse, destinati a superare i totali del 2019.
Nonostante le misure di decarbonizzazione, come il rinnovo delle flotte e l'introduzione di carburanti ecologici per l'aviazione, si stima una riduzione del 23% delle emissioni di CO2 per Rpk entro il 2030. Tuttavia, l'incremento del 36% del traffico aereo globale potrebbe risultare in un aumento netto delle emissioni di CO2 del 3,4% rispetto ai livelli del 2019, neutralizzando gli sforzi di riduzione.
Per mantenere le emissioni al livello del 2019, sarebbe indispensabile implementare una tassa sul carbonio del 5% sul prezzo medio dei biglietti aereo a livello globale. "Ci troviamo di fronte alla difficile sfida di bilanciare la rapida crescita del settore con le responsabilità ambientali", osserva Pierluigi Serlenga di Bain & Company. "Sebbene la crescita sia significativa, è essenziale per il settore perseguire soluzioni innovative e sostenibili per un equilibrio tra sviluppo e sostenibilità ambientale". La situazione varia significativamente per regione, influenzando il panorama dell'aviazione mondiale con Nord America ed Europa in ripresa, mentre l'Asia mostra un trend più variegato.
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