Stallo nelle trattative tra Boeing e sindacato Iam
Sciopero prolungato colpisce produzione negli Usa
Il confronto tra Boeing ed il sindacato Iam si protrae, con scarsi passi avanti nelle trattative. Un portavoce dell'industria ha affermato che l'azienda persiste nell'intento di negoziare le divergenze con i lavoratori rappresentati, mirando a raggiungere un'intesa quanto prima. "Siamo pronti a sederci al tavolo delle trattative in qualsiasi istante", ha comunicato ad "Afp". Nonostante questa apertura, il sindacato sottolinea la mancanza di progressi significativi, specialmente per quanto riguarda il sistema pensionistico.
In aggiunta, l'organizzazione sindacale ha evidenziato come non siano stati fatti passi avanti nemmeno su altre questioni-chiave come l'incremento dei salari, la velocizzazione della crescita salariale e l'estensione dei giorni di vacanza. Queste rivendicazioni rimangono irrisolte, secondo la sezione locale Iam-District 751.
Dal 13 settembre, oltre 33.000 membri di Iam hanno dato avvio ad uno sciopero che ha interessato principalmente i nord-ovest degli Stati Uniti. I due impianti principali di Boeing, situati a Renton, dove si assembla il modello B-737, il più venduto della società, e ad Everett, dove vengono prodotti i B-777 e si gestiscono vari programmi militari, sono stati tra i principali siti che hanno avuto i maggiori impatti da questa chiusura, che ormai perdura da oltre dieci giorni.
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