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Dibattito in Toscana sull'Imposta per il rumore degli aerei

Dubbi e decisioni sulla nuova tassazione in Regione

Durante una recente seduta consiliare, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha affrontato la questione dell'Imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili, (Iresa) in risposta all’interrogazione presentata da Giovanni Galli, consigliere della Lega. Il governatore ha spiegato che, secondo le analisi tecniche e le interpretazioni normative degli uffici regionali, non sussistono le condizioni adeguate per introdurre tale imposta.

Il consigliere ha sottolineato che la legge 342/2000 consente alle regioni a statuto ordinario di decidere autonomamente sull’applicazione di questa tassa. Ha criticato la decisione della Regione Toscana di non implementare l’imposta, che secondo lui non graverebbe sui cittadini ma su chi genera inquinamento acustico. Inoltre, ha evidenziato che i proventi dell’imposta potrebbero essere destinati a compensare i danni subiti dalla popolazione a causa del rumore ed a finanziare interventi di insonorizzazione delle abitazioni.

Il presidente Giani ha motivato la scelta della regione spiegando che ad oggi gli strumenti di valutazione e le normative esistenti non permettono di attuare efficacemente l’imposta proposta. Il dibattito si è concentrato sull'opportunità e la fattibilità di tale imposta, con Galli che ha invitato il presidente a riconsiderare la possibilità, data anche la disponibilità di tecnologie aeroportuali per il monitoraggio dei livelli di rumore.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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